L’albergo nel vissuto degli italiani

14 Luglio 2021

Nella prima parte del report realizzato da Federalberghi, in collaborazione con CFMT vogliamo capire come l’albergo entri nel vissuto degli italiani: con quale frequenza gli Italiani utilizzano gli alberghi; in quale modo entrano nelle loro vite; sulla base di quali criteri sono scelti e come ragionano quando hanno bisogno di dormire fuori casa.

I primi dati si riferiscono ai comportamenti di fatto, cioè quanto sono utilizzati gli alberghi: l’11,7% degli Italiani frequenta abbasta spesso gli alberghi, cioè almeno una o più volte al mese e in maniera costante durante l’anno. Il 36,6% li frequenta più volte nell’arco del trimestre (o quadrimestre). La somma ci dà il 48,3% di persone, perciò quasi un italiano su due, che frequentato l’albergo per almeno quattro notti all’anno.

Quanti, invece, non hanno mai occasione di frequentare gli alberghi, o in presenza dell’opportunità hanno deciso di non farlo, rappresentano il 13,6% degli intervistati. C’è poi un 38,1% di persone che li usa occasionalmente (una o più volte l’anno), senza continuità. Naturalmente in queste due tipologie di risposta si sommano sia quanti non hanno occasione di soggiornare fuori casa, perciò l’utilizzo dei servizi alberghieri non è richiesto, sia quanti, pur dovendo soggiornare fuori casa, o non scelgono l’albergo o lo fanno solo in alcune situazioni particolari. Nel primo caso non c’è la domanda di pernottamento, nel secondo caso non c’è la preferenza per l’albergo.

A conclusione su questo punto si può dire che gli Italiani conoscono bene e frequentano molto gli alberghi, in quanto quasi la metà della popolazione li utilizza con continuità.

Livelli di frequentazione degli alberghi secondo la residenza

L’abitudine all’albergo è maggiore nelle regioni del nord del Paese, tuttavia si tratta di differenze relative, perché anche al sud le percentuali di frequentazione degli alberghi sono piuttosto alte. Qui si riscontra una differenza storica che riguarda non solo e non tanto la storia alberghiera quanto la storia complessiva dell’economia nazionale, essendo gli alberghi frequentati in buona parte, e nelle regioni del nord di più, per ragioni di lavoro.

Livelli di frequentazione degli alberghi secondo l’età

Un’altra prospettiva che ci fornisce elementi molto interessanti è quella che considera l’età degli intervistati: l’età in cui si esprime la maggiore domanda di servizi alberghieri è quella che va dai 25 ai 35 anni, per cui si sale dalla media generale dell’11,7% al 20,6% per questa specifica classe d’età.