Secondo l’indagine condotta dalla Banca d’Italia sul turismo internazionale, nel 2022 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, riportandosi in prossimità dei livelli antecedenti la pandemia. La spesa per viaggi di vacanza è stata trainata soprattutto da quelli culturali e dalle visite alle città d’arte, che erano stati maggiormente penalizzati durante la pandemia.
Anche la spesa connessa con i viaggi per motivi di lavoro è aumentata. Nel 2022 la spesa complessiva dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 108% ed è ritornata al livello del 2019, pari a 44,3 miliardi. Rispetto ad allora – come sottolinea lo studio Bankitalia – la spesa media per notte è stata più elevata, mentre resta inferiore il numero dei pernottamenti.
Circa la metà della crescita delle entrate turistiche nel 2022 è attribuibile ai viaggiatori provenienti dall’Unione europea, soprattutto tedeschi, mentre, tra i mercati extra-Ue, le entrate hanno beneficiato soprattutto del ritorno dei turisti provenienti dal Nord America settentrionale e di quelli provenienti dal Regno Unito.
Le entrate legate ai viaggi leisure – prosegue l’indagine –, che pesano per il 60% su quelle complessive, sono ammontate a 26,6 miliardi, trainate dall’aumento delle visite alle città d’arte (275% rispetto al 2021). Le spese per viaggi d’affari hanno superato il valore antecedente lo scoppio della pandemia; avevano registrato, già nel 2021, un recupero, anche con il contributo dei visitatori dall’estero che si erano stabiliti temporaneamente in Italia per svolgere da remoto la prestazione lavorativa.
Si è ampliata notevolmente la quota di pernottamenti in albergo, a scapito soprattutto di quelli effettuati a casa di parenti o amici. La quota dei pernottamenti alberghieri resta, però, di circa 8 punti percentuali al di sotto della media storica.
In parallelo, l’osservatorio mensile di Banca d’Italia ha reso disponibili i dati aggiornati al mese di giugno 2023. Nel primo semestre di quest’anno, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 21 miliardi di euro. Il dato è in aumento sia rispetto ai valori pre-pandemici (+12,1%) sia rispetto allo stesso periodo del 2022 (+22,6%).
La stessa istituzione rileva un numero di viaggiatori stranieri alla frontiera ancora lontano dai dati 2019: -11,1% risultato derivante dal -8% dei viaggiatori che non pernottano e del -12,6% di quelli che si fermano a dormire. Anche i pernottamenti totali sono in calo del -2,6% rispetto al periodo pre-pandemico, mentre la permanenza media è passata da 5,8 a 6,4 notti con un aumento del +11,5%.