È in arrivo il Bonus Terme, un incentivo pensato per promuovere i servizi termali nell’era post-Covid. Il ministero dello Sviluppo economico ha stanziato 53 milioni di euro di risorse disponibili per questo intervento, al fine di sostenere il settore termale particolarmente colpito durante il periodo della pandemia. Il bonus entrerà in vigore a fine ottobre e sarà rivolto a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, senza limiti di Isee e senza limiti legati al nucleo familiare. “Siamo soddisfatti che, con l’introduzione del Bonus Terme, il Governo abbia pensato al nostro settore molto colpito dalla pandemia – ha commentato il presidente di Federalberghi Terme, Emanuele Boaretto –. Il termalismo rappresenta un valore sanitario sia in termini di prevenzione, sia di cura che di riabilitazione.
Ma che cosa è concretamente e come funziona il Bonus?
Il Bonus è un’agevolazione di cui si può beneficiare prenotando i servizi termali di proprio interesse in uno stabilimento termale prescelto. Si tratta di uno sconto del 100% sul servizio acquistato, fino a un valore massimo di 200 euro. L’eventuale parte del costo del servizio è a carico del singolo cittadino.
Come usufruire del servizio
Per poter usufruire di questo beneficio, i servizi termali a cui si è interessati non devono essere già a carico del Servizio sanitario nazionale o di altri enti pubblici. Quindi, in pratica, non devono essere oggetto di ulteriori benefit di cui la singola persona già gode. Il Bonus non può essere ceduto ad altre persone né gratuitamente, né in cambio di un corrispettivo in denaro. La prenotazione ha un termine di validità di 60 giorni dalla sua emissione, per cui i servizi prenotati dovranno essere usufruiti entro tale termine. L’ente termale in cui il cittadino ha fruito dei servizi provvede a richiedere a Invitalia, tramite l’apposita piattaforma informatica, il rimborso del valore del buono utilizzato. La lista degli stabilimenti termali che accetteranno il bonus sarà presto disponibile sui siti web del Mise e di Invitalia.