Il turismo professionale entra in una nuova dimensione e mira all’alta specializzazione post-diploma. È iniziata l’era delle Its Academy.
Le ITS Academy mettono il turbo. Con la riforma avviata alla Camera lo scorso luglio, la rete degli Istituti tecnici superiori “ad alta specializzazione” – istituita nel 2008 – non cambia semplicemente nome, ma ottiene una notevole spinta a livello di investimenti pubblici grazie al Pnrr, oltre che una maggiore flessibilità organizzativa. Il Governo ha previsto a bilancio un miliardo di euro per i prossimi 5 anni, con 68 milioni già stanziati per il 2021 e altri 48 nel 2022; la sfida per il futuro, tuttavia, non appare esente da rischi.
Che cosa sono le ITS academy
Le Its Academy sono una via di formazione alternativa all’università, ma ad essa complementare e non sostitutiva, capace di rispondere al meglio alle esigenze pratiche del mondo del lavoro”. Così almeno sino alla riforma di luglio, perché maggiore si fa ora il peso del personale d’impresa docente (dal 60 all’80%) rispetto a quello dei professori.
La sfida per un futuro lavoro nel mondo dell’hospitality
La sfida vera consisterà nell’uniformare il sistema di riconoscimento dei crediti dei diplomi in caso di eventuale proseguo degli studi all’università, che resta un passaggio fondamentale per qualsiasi studente voglia raggiungere ruoli quadro nei propri settori di specializzazione. Si sta, però, valutando anche l’opportunità di aggiungere un ulteriore anno di formazione Its ai due standard, per ovviare a rischi di competenze troppo tecniche”. Un salto qualitativo che, in ambito universitario, è generalmente visto con sospetto, perché potrebbe comportare un’ulteriore decrescita del numero di laureati, oltre che possibili scorciatoie nei piani di studio, a seconda del valore riconosciuto ai crediti ITS.
Le Its Academy vanno pensate come cellule intercomunicanti di una rete che crea sinergie, e non competizione, tra settori pubblico e privato”.
Fonte articolo: Turismo d’Italia (federalberghi)