Il settore alberghiero italiano ha raggiunto nuovi record occupazionali nel 2023, superando persino i livelli pre-pandemici. Grazie a uno studio realizzato da Federalberghi in collaborazione con l’Ente Bilaterale Nazionale per il Turismo (EBNT) basato sui dati INPS, emerge un quadro positivo e dinamico del mercato del lavoro nel turismo.
Nel 2023, gli hotel italiani hanno impiegato in media 224.026 dipendenti, con un picco di 313.506 lavoratori nel mese di luglio. Questi numeri rappresentano un risultato storico, mai raggiunto prima, che evidenzia una crescita del 6,6% rispetto ai livelli del 2019, il precedente anno record.
Una forza lavoro variegata e inclusiva
Il settore alberghiero si distingue per la capacità di offrire opportunità a diverse categorie di lavoratori. In particolare, le donne rappresentano il 52,8% del totale degli occupati, mentre quasi un lavoratore su due ha meno di 30 anni. Questo dimostra come il settore possa favorire l’integrazione tra lavoro, vita privata e studio, offrendo contratti flessibili e part-time.
Un dato particolarmente significativo riguarda la presenza di lavoratori stranieri, che costituiscono il 30,8% della forza lavoro nel settore alberghiero. La percentuale sale al 41% nel Nord-Est del Paese, evidenziando il ruolo cruciale degli stranieri nell’economia del turismo e la loro integrazione nel tessuto sociale italiano.
Un settore che guarda al futuro
Secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, i dati confermano che il comparto turistico-ricettivo sta seguendo la strada giusta, soprattutto per quelle categorie tradizionalmente più penalizzate nel mercato del lavoro. Giovani, donne e stranieri trovano nel turismo una risposta alle loro esigenze occupazionali, e si auspica che questa tendenza continui, portando ulteriori sviluppi positivi.
Nel luglio 2024, queste considerazioni hanno portato alla firma del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il settore turistico, che coinvolge oltre l’80% delle imprese e dei lavoratori del settore.
Le regioni trainanti del settore alberghiero
Il Trentino-Alto Adige guida la classifica delle regioni con il maggior numero di occupati nel settore alberghiero, con 33.440 lavoratori. Lombardia e Veneto seguono con 27.560 e 24.119 dipendenti rispettivamente, mentre le isole, pur rappresentando solo il 9,2% degli occupati, hanno visto l’incremento percentuale più alto dal 2019 (+15%).
Prospettive per il futuro
Il mercato del lavoro nel settore alberghiero italiano si conferma dunque dinamico e in costante evoluzione, con una forte capacità di adattamento e inclusione. L’auspicio è che, con il sostegno delle istituzioni e delle parti sociali, questa crescita possa consolidarsi, offrendo nuove opportunità a chi cerca un impiego e contribuendo a rafforzare l’economia del turismo nel nostro Paese.